La nave Life Support dell'Ong Emergency ha portato in salvo 50 persone nelle acque internazionali della zona SAR libica. Tra i migranti soccorsi c'è anche una donna incinta al nono mese di gravidanza.
L'operazione di soccorso si è conclusa questa mattina dopo che l'imbarcazione in difficoltà è stata individuata. Alla Life Support è stato assegnato il porto di Ancona come destinazione per lo sbarco.
Gommone sovraffollato senza salvagenti
Le 50 persone viaggiavano su un gommone sovraffollato privo di giubbotti salvagenti. A bordo dell'imbarcazione si sentiva un forte odore di benzina, secondo quanto riferito da Emergency.
I migranti hanno raccontato di essere partiti da Sorman, sulla costa libica, alle 21 di ieri sera. Tra i soccorsi ci sono due donne, di cui una incinta al nono mese, e dieci ragazzi minori non accompagnati.
Naufraghi da Sudan, Egitto ed Eritrea
I naufraghi provengono da Sudan, Egitto ed Eritrea. Durante l'operazione di soccorso si è avvicinata un'imbarcazione della cosiddetta Guardia Costiera libica, che però non ha interferito nelle operazioni.
"Il nostro staff si sta prendendo cura delle persone soccorse e siamo ancora in area operativa, disponibili a ulteriori interventi in caso di nuovi casi di barche in difficoltà", ha spiegato Jonathan Nanì La Terra, capomissione della Life Support.
Ancona accoglie per la ventesima volta
Il porto di Ancona accoglierà per la ventesima volta i migranti salvati dalle operazioni di soccorso. La nave dovrebbe arrivare nella città marchigiana nella giornata di giovedì.
Emergency ha sottolineato che "anche questa volta, la prassi del governo di assegnare porti di sbarco distanti dalla zona operativa alle navi Sar della flotta civile costringerà la Life Support e i naufraghi a bordo diversi giorni di navigazione per arrivare a destinazione".
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.