La Turchia ha avviato oggi la fornitura di gas naturale dall'Azerbaigian alla Siria, segnando un passo cruciale per la ricostruzione delle infrastrutture energetiche del paese devastato dalla guerra civile. Il nuovo regime islamista siriano, che ha rovesciato Bashar al-Assad nel dicembre 2024, sta cercando di ricostruire il paese dopo quasi 14 anni di conflitto.
Le interruzioni di corrente in Siria possono durare più di 20 ore al giorno, rendendo urgente il ripristino del sistema energetico. L'esportazione di gas naturale dall'Azerbaigian ad Aleppo via Kilis, nella provincia turca sud-orientale vicino al confine siriano, è stata annunciata a metà settimana dal ministro dell'Energia turco Alparslan Bayraktar.
Cerimonia ufficiale a Kilis
Durante una cerimonia a Kilis hanno partecipato il ministro dell'Energia siriano, il ministro dell'Economia azero e il responsabile del fondo di sviluppo del Qatar. Bayraktar ha affermato che questa iniziativa contribuirà al ritorno alla normalità in Siria.
"Nella fase iniziale, fino a due miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno potrebbero essere esportati in Siria", ha dichiarato il ministro turco. Damasco ha specificato che il gas verrà utilizzato per generare elettricità.
Capacità energetica significativa
"Il gas consentirà l'attivazione di una centrale elettrica con una capacità di circa 1.200 megawatt, soddisfacendo il fabbisogno elettrico di circa cinque milioni di famiglie e contribuendo in modo significativo alla normalizzazione della vita quotidiana in Siria", ha spiegato Bayraktar. Il ministro ha inoltre precisato le rotte di trasporto strategiche.
"Stiamo trasportando gas naturale ad Aleppo e da Aleppo a Homs. Ciò consentirà la riattivazione delle centrali elettriche della zona nel prossimo futuro", ha aggiunto. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio programma del Qatar per finanziare le forniture di gas per la produzione di energia elettrica in Siria.
Programma già avviato tramite Giordania
La prima fase del programma qatariota è stata lanciata a marzo tramite la Giordania e ha già fornito 400 megawatt di energia elettrica al giorno al paese. Questa nuova rotta attraverso la Turchia rappresenta un'espansione significativa degli sforzi internazionali per sostenere la ricostruzione siriana.
L'iniziativa dimostra il crescente impegno regionale per stabilizzare la Siria dopo la caduta del regime di Assad. Il coinvolgimento di Turchia, Azerbaigian e Qatar evidenzia la dimensione geopolitica degli sforzi di ricostruzione energetica.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.