Tsunami demografico nei nidi da 10 anni - ora colpisce le scuole

upday.com 2 godzin temu
La Ministra italiana per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella durante una trasmissione televisiva sui problemi demografici del paese (Immagine simbolica) (Photo by Antonio Masiello/Getty Images) Getty Images

Il calo delle iscrizioni scolastiche non è un fenomeno improvviso, ma l'effetto di uno "tsunami demografico" che ha colpito prima i servizi educativi per la prima infanzia già una decina di anni fa. È l'analisi fornita da Assonidi, l'associazione che rappresenta i nidi privati.

I nidi e i servizi 0-3 anni sono stati il primo gradino della piramide educativa a registrare gli effetti della denatalità. Già dieci anni fa molte strutture private segnalavano un progressivo calo delle iscrizioni, difficoltà economiche e incertezza nella programmazione.

L'effetto domino sulla scuola

Quello che oggi appare come un fenomeno "nuovo" nella scuola dell'infanzia e nei cicli successivi era in realtà ampiamente prevedibile. Le tendenze demografiche, unite a costi di gestione crescenti e a politiche di sostegno insufficienti, hanno colpito prima i servizi 0-3 anni.

Questo fenomeno ha ridotto la sostenibilità dei nidi e minato l'equilibrio dell'intera filiera educativa. L'associazione evidenzia come il segnale d'allarme fosse già arrivato per tempo nei nidi.

Le soluzioni proposte

Per invertire questa rotta, secondo Assonidi, occorrono interventi strutturali e immediati. Tra le proposte: politiche di sostegno alla natalità realmente incisive prendendo esempio da altri Paesi europei, agevolazioni economiche per le famiglie nell'accesso ai servizi.

L'associazione chiede anche il riconoscimento e la valorizzazione dei nidi come parte integrante del sistema educativo nazionale. «Non possiamo aspettare che i numeri diventino emergenza in ogni grado scolastico: il segnale d'allarme è arrivato per tempo nei nidi e oggi ne vediamo solo la piena conseguenza», conclude Paolo Uniti, direttore di Assonidi Confcommercio.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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