Lo smart working potrebbe diventare un diritto legale nello Stato australiano del Victoria. La premier Jacinta Allan ha annunciato un provvedimento che garantirebbe ai lavoratori la possibilità di lavorare da remoto per almeno due giorni a settimana.
Il diritto si applicherebbe a tutte le attività che possono ragionevolmente essere svolte a distanza. Non si tratterebbe più di una semplice richiesta, ma di un vero e proprio diritto tutelato dalla legge.
I vantaggi secondo la premier
Allan è convinta che lo smart working renda i lavoratori più produttivi. I dipendenti recupererebbero tempo prezioso da dedicare alla famiglia e risparmierebbero denaro sui trasporti.
Il provvedimento porterebbe anche benefici collettivi significativi. Si ridurrebbe il traffico nelle città e si sosterrebbe l'occupazione femminile, secondo le previsioni del governo del Victoria.
Il confronto con le parti sociali
Il testo definitivo nascerà da un confronto con lavoratori, sindacati e datori di lavoro. La proposta di legge dovrebbe essere presentata al Parlamento del Victoria l'anno prossimo.
La posizione dell'opposizione australiana è completamente diversa. Alle ultime elezioni, la coalizione conservatrice aveva inserito nel programma l'abolizione dello smart working, considerandolo sostanzialmente un fallimento.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.