Meloni: "Pace con deterrenza, non con canzoni di John Lennon"

upday.com 9 godzin temu
La premier italiana Giorgia Meloni durante un incontro sui negoziati di pace per l'Ucraina (Immagine simbolica) (Photo by Win McNamee/Getty Images) Getty Images

La premier Giorgia Meloni ha affermato il 14 dicembre a Roma che la pace si costruisce con la deterrenza, non con le canzoni di John Lennon. Le dichiarazioni sono arrivate durante un intervento sulla guerra in Ucraina, in cui l'Italia ha ribadito il proprio sostegno a Kiev contro la Russia.

Il ministro per gli Affari europei, la Coesione e il PNRR, Tommaso Foti, ha difeso la linea del governo in un'intervista al Corriere della Sera. Ha respinto le critiche sul ruolo dell'Italia tra gli alleati europei, definendole irrilevanti e dettate dall'«invidia nei confronti della premier, che sta facendo benissimo».

Foti ha assicurato che la maggioranza resterà unita sugli aiuti all'Ucraina, «a differenza dell'opposizione, che da campo largo su questi temi è un campo minato».

Strategia italiana per la pace

Il ministro ha sottolineato che l'Italia «continuerà ad aiutare l'Ucraina» per raggiungere una pace «giusta e duratura», non una resa incondizionata che esporrebbe l'Europa a «gravi pericoli di integrità».

Uno degli elementi qualificanti di un possibile piano di pace nasce da una proposta italiana: estendere le tutele dell'articolo 5 della NATO all'Ucraina, permettendo agli Stati membri di intervenire in caso di attacco. Foti ha ricordato che «lo stesso Zelensky ha dato atto alla nostra premier di un lavoro, in favore del suo Paese, straordinario».

Cinque mesi fa l'Italia ha ospitato la conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina. Il ministro ha spiegato che gli aiuti «non servono a continuare la guerra, ma a favorire il processo di pace».

Foti ha però aggiunto che per arrivare alla pace bisogna essere in due: «Finora non vediamo grande disponibilità della Russia, per usare un eufemismo: lanciano 1.200 missili in un giorno con il tentativo di colpire il 90% degli obiettivi civili».

Contesto europeo e posizione di Fratelli d'Italia

Foti ha evocato le parole del presidente Mattarella, che ha analizzato chiaramente la situazione. Questo spiega perché Fratelli d'Italia, pur all'opposizione, dopo l'attacco russo all'Ucraina sostenne la posizione del governo Draghi di schierarsi con Kiev.

«Per la prima volta dal 1945 l'Europa si è trovata di fronte ad una guerra di aggressione verso un Paese che dell'Europa fa parte», ha affermato il ministro.

Il segretario generale della NATO ha ipotizzato il «fondato timore di attacchi russi in Europa». Per questo l'Europa non può permettersi «situazioni di totale instabilità» ai propri confini.

Foti ha sottolineato la necessità di accelerare il percorso di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Ha riconosciuto che attualmente l'Ucraina non rispetta tutti i parametri a causa della guerra.

Politica finanziaria e risorse

Sul fronte economico, il ministro ha difeso la manovra del governo dalle critiche dell'opposizione. Ha definito «una storiella bambinesca» l'idea che una legge finanziaria sia valida solo se abbonda in risorse.

Tra il 2020 e il 2030 l'Italia ha a disposizione 134 miliardi per la Coesione. Con l'approvazione della nona e decima tranche del PNRR avrà ottenuto altri 194 miliardi.

Lo spread attuale a 70 punti dimostra la solidità della «politica forte» del governo Meloni, ha concluso Foti.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

Idź do oryginalnego materiału