Un uomo di 34 anni è stato arrestato e incriminato per aver dato fuoco a una sinagoga di Melbourne mentre circa venti fedeli si trovavano all'interno per osservare lo Shabbat. L'attacco è avvenuto venerdì sera quando il sospettato ha appiccato il fuoco alla porta d'ingresso dell'edificio religioso.
I fedeli sono riusciti a uscire indenni dal retro della sinagoga prima che i vigili del fuoco spegnessero le fiamme. L'episodio ha suscitato una forte condanna da parte delle autorità australiane.
Tre episodi nella stessa sera
La polizia ha dichiarato di non aver ancora trovato un collegamento tra questo incidente e altri due episodi che hanno preso di mira residenti ebrei a Melbourne nella stessa sera. Un gruppo di circa venti manifestanti ha infatti assalito un ristorante di proprietà israeliana urlando contro gli avventori.
Secondo i media locali, i manifestanti avrebbero rovesciato i tavoli e rotto una finestra del locale. In un terzo incidente, avvenuto in un'altra zona della città, sono state incendiate delle auto e imbrattate con graffiti antisemiti.
Condanna del primo ministro
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha condannato l'attacco alla sinagoga definendolo un atto di violenza "vile". Le autorità stanno indagando per determinare se i tre episodi siano collegati tra loro.
L'ondata di violenza ha colpito la comunità ebraica di Melbourne in una delle serate più sacre della settimana per la religione ebraica.
(AGI/AFP) Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.