Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tracciato un bilancio economico contrastante per l'anno che si conclude. Durante lo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato a Roma, ha evidenziato risultati positivi ma anche sfide persistenti che riguardano milioni di italiani.
Sul fronte positivo, Mattarella ha sottolineato i progressi nell'occupazione e nella stabilità dei conti pubblici. «[...] L'occupazione ha avuto una fase di crescita e mostra tenuta, nonostante il prodotto interno si muova con lentezza, come avviene a livello europeo», ha dichiarato il Presidente. Il Governo tiene i conti pubblici sotto un prudente controllo, e questo ha contribuito a determinare un «forte raffreddamento dello spread e un importante apprezzamento delle agenzie internazionali».
Il Capo dello Stato ha richiamato l'attenzione sul valore dell'affidabilità del Paese. «L'affidabilità del Paese è un valore preservato e da preservare. Nell'interesse dei cittadini, delle imprese, dei risparmiatori. E tanto più è prezioso questo valore quanto più alto è il carico del debito pubblico», ha affermato Mattarella.
Le sfide aperte
Accanto ai dati rassicuranti emergono però criticità significative. Oltre cinque milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà.
L'occupazione femminile resta sotto la media europea.
Quella giovanile risulta insufficiente.
Il Presidente ha evidenziato «[...] il problema, annoso e pesante, del valore reale delle retribuzioni. Soprattutto, non da ora, di quelle di primo ingresso nel mondo del lavoro».
Nonostante il rallentamento della produzione industriale, le esportazioni italiane continuano a posizionarsi ai primi posti nel mercato mondiale.
Impegno internazionale
Nella stessa giornata, Mattarella ha partecipato via videoconferenza allo scambio di auguri natalizi con i comandanti delle missioni militari italiane all'estero. Il Presidente ha ringraziato i militari per il sacrificio di passare il Natale lontani da casa svolgendo un compito importante per il Paese.
Mattarella ha espresso particolare apprezzamento per la missione UNIFIL in Libano meridionale, definendola «[...] una delle operazioni più emblematiche per l'Italia». Il ritiro previsto dal 2027 «comporterà un impegno particolarmente intenso».
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).






