Madonna di Trevignano: Gisella Cardia a giudizio, una truffa da 365.000 euro

upday.com 2 godzin temu
Martello e bilancia simboleggiano il processo giudiziario per frode (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Procura di Civitavecchia ha chiesto il rinvio a giudizio per Gisella Cardia e suo marito Gianni con l'accusa di truffa aggravata. I pubblici ministeri sostengono che la coppia abbia orchestrato un «disegno criminoso» per raccogliere denaro dai fedeli attraverso presunte apparizioni della Madonna e fenomeni miracolosi inscenati a Trevignano Romano.

Secondo l'atto d'accusa, i coniugi Cardia avrebbero architettato apparizioni, trasudazioni da una statuetta della Madonna, scritte in aramaico e messaggi mariani trascritti online. Avrebbero inoltre paventato ai fedeli «l'avverarsi di futuri cataclismi e sciagure (come terremoti e carestie)» per indurli a effettuare donazioni all'associazione "Madonna di Trevignano", costituita per gestire l'attività pseudoreligiosa.

Le prove forensi

L'analisi genetica condotta dal genetista forense Emiliano Giardina ha escluso eventi soprannaturali. Secondo quanto riportato da Fanpage, l'esperto ha dichiarato ai giornalisti che «il sangue sulla statuetta della Madonna e sul quadro di Cristo appartiene a Scarpulla e solo a lei». La perizia ha attribuito le presunte "lacrime" al DNA umano di Gisella Cardia, nota anche come Maria Giuseppa Scarpulla.

La perita della difesa Marina Baldi contesta i risultati, sostenendo che «sulla statua della Madonna e sul quadro di Cristo c'è il DNA di altre persone ignote oltre a quello di Gisella Cardia».

I fondi raccolti

Tra il 2018 e il 2023 l'associazione ha raccolto oltre 365.000 euro. Luigi Avella, ex seguace diventato informatore, ha versato 92.000 euro temendo pericoli per la sua salute. Francesca Pepe ha donato 30.000 euro direttamente sul conto personale di Gisella Cardia. Gabriella Fournier ha contribuito con 40.000 euro.

La coppia ha utilizzato i fondi per l'acquisto di terreni agricoli, recinzioni, un garage e una Mercedes da 37.900 euro.

L'avvocata di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, ha dichiarato al Corriere che la sua assistita «accoglie con tranquillità la decisione del rinvio a giudizio, nella consapevolezza che si tratta di un passaggio importante e necessario per poter finalmente chiarire, nelle sedi competenti, ogni aspetto della vicenda che la vede coinvolta». Ha aggiunto che Cardia «esprime piena fiducia nell'operato della magistratura ed è serena». Il giudice dell'udienza preliminare deciderà ora sul processo.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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