Passare a una settimana lavorativa di quattro giorni senza riduzione di stipendio rende i dipendenti più felici, più sani e più produttivi. Lo dimostra il più grande studio mai condotto su questo tipo di intervento, che ha coinvolto sei Paesi.
La ricerca, guidata dal Boston College e pubblicata su Nature Human Behaviour, ha analizzato un periodo di prova di sei mesi. I risultati mostrano una riduzione del burnout, un aumento della soddisfazione lavorativa e miglioramenti sella salute mentale e fisica.
Quasi tremila le persone coinvolte
I livelli di stress e burnout tra i dipendenti sono aumentati vertiginosamente durante la pandemia di COVID-19. Questo ha spinto molti lavoratori a lasciare il lavoro, creando un elevato numero di posizioni vacanti in alcuni mercati del lavoro.
Per verificare se settimane più corte potessero rappresentare l'antidoto ai sentimenti negativi, i ricercatori hanno avviato uno studio su 2.896 persone. L'analisi ha interessato 141 aziende in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Irlanda e Regno Unito.
Le aziende hanno ristrutturato il flusso di lavoro
Prima di passare alla riduzione dell'orario di lavoro, a ciascuna azienda sono state concesse circa otto settimane per ristrutturarsi. L'obiettivo era mantenere la produttività all'80 per cento rispetto alle precedenti ore lavorative, eliminando attività che causavano perdite di tempo, come le riunioni inutili.
Due settimane prima dell'inizio della sperimentazione, ogni dipendente ha risposto a una serie di domande per valutare il proprio benessere. Le domande includevano: "Il tuo lavoro ti frustra?" e "Come valuteresti la tua salute mentale?".
I benefici persistono dopo un anno
Dopo sei mesi con il nuovo orario, i lavoratori hanno riconsiderato le stesse domande. Nel complesso, si sono sentiti più soddisfatti delle loro prestazioni lavorative e hanno segnalato una migliore salute mentale rispetto al periodo precedente.
Gli autori hanno anche valutato se gli effetti positivi delle settimane lavorative più brevi sarebbero venuti meno una volta che il sistema avesse perso la sua originalità. Hanno raccolto dati dopo che i lavoratori avevano trascorso 12 mesi dall'inizio della sperimentazione e hanno scoperto che il benessere è rimasto elevato.
I limiti dello studio
Tuttavia, poiché le aziende hanno aderito volontariamente alla sperimentazione, i risultati potrebbero sovrastimare il reale effetto della settimana lavorativa di quattro giorni. Inoltre lo studio non ha analizzato la produttività complessiva a livello aziendale.
Poiché tutti i risultati sono stati auto-riportati, i dipendenti potrebbero aver esagerato i benefici nella speranza di mantenere il loro giorno di riposo extra, secondo gli autori della ricerca.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.