Incendio doloso distrugge 830 ulivi su terreni confiscati

upday.com 4 godzin temu

La cooperativa Valle del Marro Libera Terra ha subito un nuovo atto intimidatorio nella Piana di Gioia Tauro. Un incendio doloso ha distrutto circa 830 alberi di ulivo su quasi quattro ettari di terreni confiscati alla 'ndrangheta.

Le fiamme hanno colpito l'uliveto di 11 ettari in località Baronello, frazione di Castellace, nel comune di Oppido Mamertina. La cooperativa coltiva oltre cento ettari di terreni sottratti ai principali clan della 'ndrangheta tra i comuni di Oppido Mamertina, Rosarno, Rizziconi, Gioia Tauro e Taurianova.

Danni ingenti al raccolto

L'incendio ha interessato principalmente la parte pianeggiante dell'appezzamento, dove si concentrava la maggior parte del raccolto. Secondo quanto denuncia l'associazione Libera, il danno è stato ingente.

Si stima la perdita di circa 20.000 chilogrammi di olive con relativo calo produttivo delle piante. Le piante recupereranno la piena produttività entro i prossimi tre anni.

Serie di attacchi intimidatori

Questo incendio si aggiunge ad altri atti vandalici recenti contro le cooperative che lavorano sui terreni confiscati. Nelle scorse settimane erano stati bruciati oltre cinque ettari di grano biologico pronti per la mietitura coltivati a Gioia Tauro.

Altri oltre 20 ettari di grano erano stati distrutti dalle fiamme a Coccumella nell'agro del comune di Lentini. "Il susseguirsi di tali atti sono il segnale di una strategia intimidatoria sistematica", denuncia Libera.

La risposta dell'associazione Libera

L'associazione sottolinea che gli attacchi hanno "il chiaro intento di colpire chi lavora con dignità per restituire alla collettività ciò che la criminalità organizzata aveva sottratto". Libera ribadisce il proprio sostegno alle cooperative impegnate nella legalità.

"C'è una verità che non viene cancellata con il fuoco: quelle terre sono tornate libere e il nostro impegno non verrà mai meno", afferma l'associazione. La risposta è quella di continuare a sostenere "tutti quei percorsi di corresponsabilità che ora hanno bisogno di sostegno".

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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