Gratteri sfida Sisto: "Aprite procedimento disciplinare"

upday.com 5 godzin temu

Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, ha risposto alle critiche del viceministro Sisto durante il programma "Filorosso" su Rai 3. Gratteri ha sfidato il ministero della Giustizia ad aprire un procedimento disciplinare nei suoi confronti.

"Sono stato criticato dal viceministro Sisto perché vado in televisione a parlare di mafia", ha dichiarato Gratteri. Il magistrato ha proposto di inviare ispettori per verificare la sua condotta professionale.

Gratteri sfida il ministero

"Siccome al ministero della Giustizia c'è un ufficio ispettivo, dove ci sono 12 magistrati che fanno le ispezioni per verificare se un magistrato ha creato disonore, benissimo mandate uno, tre, cinque magistrati e mi aprite un procedimento disciplinare", ha affermato il procuratore. Gratteri ha chiesto un'istruttoria formale per avere la possibilità di difendersi dalle accuse.

Il magistrato ha criticato le modalità dell'attacco ricevuto. "No che tu spari mentre stai facendo un convegno con un magistrato in pensione, Bruti Liberati, leader di Magistratura Democratica, e poi vieni ad attaccare me che sai tranquillamente che non faccio parte di nessuna corrente", ha proseguito Gratteri.

Milano epicentro del traffico

Durante la trasmissione, Gratteri ha illustrato il ruolo centrale della droga negli affari delle organizzazioni criminali. "La droga è l'affare più importante per le mafie italiane, in particolare per la 'ndrangheta, perché ancora oggi è leader in Europa per l'importazione di cocaina", ha spiegato il procuratore.

Milano rappresenta il principale mercato italiano per il consumo di stupefacenti. "Milano è la piazza più importante d'Italia, è la città dove si consuma più cocaina soprattutto nel centro dove ci sono locali alla moda e di lusso frequentati da gente con tanti soldi", ha dichiarato Gratteri.

Locali controllati dalla criminalità

Il procuratore ha rivelato come la criminalità organizzata controlli molti locali milanesi attraverso prestanome. "Molti di questi locali sono gestiti dalla criminalità organizzata, da prestanome", ha affermato Gratteri durante l'intervista condotta da Manuela Moreno.

Questi luoghi diventano centri di spaccio e potenziali strumenti di ricatto. "In questi locali oltre a bere cocktail si usa cocaina, e chi gestisce quei locali può fare foto e video ed eventualmente ricattare", ha spiegato il magistrato. Secondo Gratteri, questa situazione è diffusa nelle grandi città ricche, ma Milano è "in prima fila".

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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