90 miliardi per l'Ucraina: l'UE vara un debito comune

upday.com 4 godzin temu
L'Unione Europea approva un prestito di 90 miliardi per l'Ucraina (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

I 27 Stati membri dell'Unione Europea hanno approvato all'unanimità un prestito da 90 miliardi di euro per l'Ucraina per il biennio 2026-2027. L'accordo, raggiunto alle tre del mattino dopo 16 ore di trattative a Bruxelles, prevede il finanziamento attraverso un debito comune garantito dal bilancio dell'UE. La decisione segna l'abbandono del piano iniziale di utilizzare gli asset russi congelati, ritenuto troppo complesso.

Il leader di Azione Carlo Calenda ha accolto positivamente l'intesa. «Importante che si sia raggiunto l'accordo per un debito comune che copre le spalle all'Ucraina e la mette in grado di combattere per la loro libertà e per quella di noi europei», ha dichiarato all'AGI. Calenda ha però criticato duramente la posizione italiana sugli aiuti militari: «Adesso tocca all'Italia far vedere che ha la spina dorsale ed è pronta a fare il suo dovere e inviare armi - non generatori o munizioni scadute.» Ha ricordato che l'Italia è al nono posto in Europa per invio di materiale bellico a livello bilaterale.

L'accordo prevede che l'UE raccolga fondi sui mercati dei capitali attraverso obbligazioni garantite dal Quadro Finanziario Pluriennale. Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia hanno ottenuto un'esenzione dalla partecipazione al prestito. Gli asset russi congelati, che ammontano a 210 miliardi di euro, resteranno bloccati fino a quando Mosca non pagherà i danni all'Ucraina.

Il nodo degli asset russi

La proposta di utilizzare direttamente gli asset russi congelati, sostenuta dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, non ha trovato consenso. Il premier belga Bart De Wever ha mantenuto una posizione ferma, chiedendo garanzie illimitate per proteggere Euroclear, la società che detiene 185 dei 210 miliardi di euro congelati. «Se sai fare il tuo lavoro, e parli con le persone, si può arrivare ad un accordo», ha commentato De Wever al termine del vertice.

Anche Italia, Bulgaria e Malta avevano espresso perplessità sull'uso immediato degli asset. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visibilmente stanca al termine del summit, ha espresso soddisfazione: «Ha prevalso il buon senso. Sono contenta che si sia riusciti a garantire le risorse che sono necessarie, ma a farlo con una soluzione che ha una base solida sul piano giuridico e finanziario.»

Prospettive future

Il cancelliere Merz ha confermato che il prestito copre le esigenze militari e di bilancio dell'Ucraina per i prossimi due anni. L'UE si riserva il diritto di utilizzare gli asset russi per ripagare il prestito, qualora Mosca non saldi i danni causati all'Ucraina, nel rispetto del diritto internazionale. La Commissione europea continuerà a lavorare sugli aspetti tecnici di questo meccanismo.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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