Un'inchiesta del Washington Post rivela gravi carenze nel sistema di allerta durante le devastanti alluvioni in Texas. Quasi cento persone hanno perso la vita e oltre 160 risultano ancora disperse nella tragedia che ha colpito la Contea di Kerr.
I funzionari locali non hanno attivato tempestivamente il sistema di alert di emergenza, simile all'IT Alert italiano. Questo strumento permette a tutti i telefoni cellulari di vibrare e suonare per avvertire di calamità imminenti.
Allarmi tardivi nonostante gli avvisi
Secondo l'indagine, i responsabili della contea non hanno utilizzato "uno strumento di notifica più potente che avevano già usato in passato per avvertire di possibili inondazioni". Il National Weather Service aveva invece inviato i propri avvisi tramite questo sistema a partire dalle 1:14 del mattino del quattro luglio.
La mancata attivazione è avvenuta "anche mentre un meteorologo federale avvertiva del deterioramento delle condizioni e dei rischi catastrofici". I funzionari hanno atteso troppo tempo prima di utilizzare la tecnologia più efficace a loro disposizione.
Vite che si sarebbero potute salvare
Abdul-Akeem Sadiq, professore all'Università della Florida centrale e ricercatore sulla gestione delle emergenze, ha spiegato al Washington Post l'importanza cruciale di questi sistemi. "Se l'allerta fosse stata inviata, ci potrebbero essere state una o due persone che sarebbero comunque riuscite a ricevere quel messaggio", ha dichiarato.
Secondo l'esperto, queste persone "tramite passaparola, avrebbero potuto avvertire le persone intorno a loro" salvando così delle vite. La tragedia texana evidenzia quanto sia fondamentale l'uso tempestivo delle tecnologie di allerta per proteggere la popolazione.
(AGI) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.