I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno eseguito un decreto di sequestro patrimoniale da 30 milioni di euro. L'operazione ha colpito due persone ritenute socialmente pericolose secondo il codice antimafia.
Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica locale. La misura preventiva ha interessato un patrimonio di notevole entità riconducibile ai due soggetti.
Il patrimonio sequestrato
Il sequestro ha riguardato complessivamente sette compendi aziendali con i relativi beni patrimoniali. Sono stati bloccati anche una partecipazione di capitale sociale, una polizza assicurativa e un conto corrente.
Tra i beni immobili sequestrati figurano 49 proprietà, alcune delle quali di notevole valore e pregio. È stato posto sotto sequestro anche un motociclo nella disponibilità diretta e indiretta dei due soggetti.
Il podere nobiliare in Toscana
Tra i beni più preziosi spicca un podere nobiliare in Toscana. La proprietà è composta da una casa colonica e da una cappella sconsacrata.
Secondo le ricerche storiche, l'immobile potrebbe coincidere con un'antica rocca risalente al Medioevo. La proprietà sarebbe appartenuta alla famiglia Chigi, che su questa rocca fece erigere anche la chiesa ancora esistente dedicata a San Bartolomeo.
La chiesa del 1200
La chiesa, caratterizzata da un'unica navata, risale al 1200. L'edificio religioso rappresenta un'importante testimonianza storica e architettonica del patrimonio medievale italiano.
(AGI) Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.