Rachida Dati a processo per corruzione con Carlos Ghosn

upday.com 6 godzin temu

I giudici istruttori parigini hanno ordinato un processo contro la ministra della Cultura francese Rachida Dati e l'ex amministratore delegato di Renault-Nissan Carlos Ghosn per corruzione e traffico di influenze. La decisione rappresenta un duro colpo per una delle figure di spicco del governo del premier François Bayrou.

Rachida Dati, 59 anni ed ex ministra della Giustizia, è considerata uno dei pesi massimi dell'esecutivo francese. La politica è anche una potenziale candidata di destra per strappare la carica di sindaco di Parigi alla sinistra, dove attualmente ricopre il ruolo di sindaco del prestigioso settimo arrondissement.

Il processo dopo le elezioni

Il processo potrebbe tenersi dopo le elezioni comunali previste per marzo 2026, secondo quanto riferito da una fonte giudiziaria all'agenzia Afp. La data precisa del procedimento dovrebbe essere fissata durante la prima udienza programmata per il 29 settembre.

"Presenteremo ricorso contro questa decisione oggi stesso", hanno dichiarato gli avvocati del ministro, Olivier Baratelli e Olivier Pardo. In precedenza avevano tentato senza successo di invocare la prescrizione dell'accusa.

Le accuse contro Dati

Dati, incriminata nel luglio 2021, è accusata di aver ricevuto 900.000 euro tra il 2010 e il 2012 per servizi di consulenza con Rnbv, una filiale di Renault-Nissan. L'accordo tariffario era stato firmato il 28 ottobre 2009, quando l'alleanza era guidata da Carlos Ghosn.

Secondo l'accusa, la ministra non avrebbe effettivamente lavorato per questi compensi, mentre ricopriva il ruolo di avvocato e membro del Parlamento europeo dal 2009 al 2019. Le indagini hanno cercato di stabilire se l'accordo potesse mascherare attività di lobbying vietate ai funzionari eletti.

Altri compensi sotto inchiesta

All'inizio di giugno, il settimanale Nouvel Obs e il programma investigativo Complément d'enquęte hanno accusato Dati di aver ricevuto 299.000 euro da GDF Suez. Questi compensi sarebbero stati percepiti durante il suo mandato al Parlamento europeo, senza dichiararne l'origine.

I giudici hanno disposto il processo per occultamento di abuso di potere, abuso di fiducia, corruzione e traffico di influenza passiva. Le accuse riguardano specificamente il periodo in cui ricopriva una carica pubblica elettiva presso il Parlamento europeo.

Ghosn latitante in Libano

Carlos Ghosn, 71 anni, è attualmente latitante in Libano ed è oggetto di un mandato di arresto internazionale dall'aprile 2023. L'ex dirigente sarà processato per abuso di potere, abuso di fiducia, corruzione e traffico di influenze esterne.

Ghosn era stato arrestato alla fine del 2018 in Giappone, dove avrebbe dovuto essere processato per presunta cattiva condotta finanziaria. Ha trovato rifugio in Libano alla fine del 2019 dopo una fuga rocambolesca, nascondendosi in una grande scatola di apparecchiature audio per eludere i controlli di sicurezza aeroportuali.

Altre indagini in corso

L'ex amministratore delegato è inoltre oggetto di un altro mandato di arresto dal 2022 nell'ambito di importanti indagini a Nanterre, vicino a Parigi. Le accuse riguardano uso improprio di beni aziendali e riciclaggio di denaro nell'ambito di una banda organizzata legata al distributore omanita Suhail Bahwan Automobiles.

Renault ha intentato una causa civile nel caso che coinvolge Ghosn. Le indagini continuano mentre l'ex dirigente rimane al riparo in Libano, paese che non ha accordi di estradizione con la Francia.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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