Manovra 2026: un taglio fiscale per il 32% dei contribuenti, 10 miliardi dalle banche

upday.com 2 godzin temu
Palazzo governativo italiano simboleggia il dibattito parlamentare sulla legge di bilancio (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato la legge di bilancio 2026. Il governo punta a tutelare i redditi medi con tagli fiscali e si assicura 10 miliardi di euro dal settore bancario e assicurativo nel triennio. Giorgetti ha sottolineato che il Parlamento ha l'ultima parola: «Governo propone, ma il Parlamento è sovrano, se vorrà diminuirlo lo diminuirà, se vorrà aumentarlo, l'aumenterà [...]»

L'intervento fiscale riguarda il 32% dei contribuenti italiani, che beneficeranno del taglio del cuneo fiscale. Il beneficio massimo arriva a 440 euro. Il ministro ha spiegato che il governo ha dato priorità ai redditi più bassi negli ultimi anni, compensando ampiamente il fiscal drag fino a 35.000 euro, mentre ora interviene sulle aliquote per il ceto medio.

Il contributo di banche e assicurazioni ammonta a circa 10 miliardi nel triennio. Giorgetti ha definito l'impatto «[...] assorbibile alla luce della solidità e della profittabilità del nostro sistema bancario, al quale ha contribuito anche la linea di rigore sui conti pubblici adottato da questo governo». Il governo ha concordato le misure con le associazioni di categoria.

Freno alla rottamazione fiscale

Il ministro ha però frenato la Lega, che chiede di estendere la rottamazione quinquies anche ai debiti scoperti dall'Agenzia delle Entrate tramite accertamenti. «Espandere la rottamazione, come chiede la Lega, richiede probabilmente una copertura. Voglio vedere che copertura c'è», ha dichiarato Giorgetti a Fanpage.it. Banca d'Italia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di bilancio hanno già espresso riserve sulla misura, evidenziando il rischio di riduzione della riscossione ordinaria.

La commissione Bilancio al Senato ha nominato quattro relatori per l'esame della manovra, uno per ciascun partito di maggioranza. Tra questi figurano Dario Damiani di Forza Italia, senatore pugliese con esperienza nel settore creditizio, e l'economista Claudio Borghi della Lega, ex dirigente in istituzioni finanziarie internazionali.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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