Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha risposto duramente al presidente russo Vladimir Putin, che ha definito i leader europei «maialini di Biden». Tajani ha replicato il 18 dicembre da Bruxelles, durante il pre-vertice del Partito Popolare Europeo.
Tajani ha respinto con fermezza il linguaggio di Putin. «I leader Ue sono maialini che si sono attaccati a Biden? Il linguaggio è un po' da caserma. I maialini sono leader eletti democraticamente dai popoli», ha dichiarato il ministro all'agenzia AGI.
Il vicepremier ha sottolineato la natura democratica delle istituzioni europee. «L'Europa è un continente dove ci sono democrazie. Ogni leader è eletto dai cittadini e bisogna rispettare la volontà popolare. La dobbiamo rispettare noi, ma la devono rispettare anche gli altri», ha affermato Tajani all'agenzia AGI.
Le parole di Putin
Il presidente russo ha utilizzato il termine «podsvinok» (maialino da latte) durante un discorso al Consiglio del Ministero della Difesa russo. Putin ha accusato i leader europei di essersi allineati agli Stati Uniti «sperando di trarre profitto dal crollo della Federazione russa».
Osservatori definiscono il tono della sua retorica insolitamente aggressivo e «poco presidenziale».
Putin ha ribadito la sua posizione intransigente sul conflitto in Ucraina, dichiarando durante il suo discorso: «Gli obiettivi dell'operazione militare speciale saranno raggiunti senza condizioni».
La risposta italiana
Tajani ha chiuso ogni ambiguità sulla posizione europea. «Non ci sono maialini, solo leader eletti. Si può più o meno essere d'accordo, Putin ha le sue posizioni, ma non c'è nessuno che scodinzoli oppure corra dietro a nessuno», ha concluso il ministro degli Esteri all'AGI.
L'episodio testimonia la crescente tensione nelle relazioni tra Russia ed Europa, mentre il conflitto in Ucraina continua senza prospettive immediate di de-escalation.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).







