IA senza regole globali: Onu avverte rischio disuguaglianze

upday.com 5 godzin temu

L'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) lancia l'allarme sui rischi dell'intelligenza artificiale senza regole globali. Doreen Bogdan-Martin, segretario generale dell'agenzia Onu, avverte che senza un approccio coordinato l'IA potrebbe aumentare le disuguaglianze mondiali.

Il piano statunitense prevede oltre 90 misure puntando alla deregolamentazione del settore. L'obiettivo è "rimuovere burocrazia e regolamenti onerosi" che potrebbero ostacolare lo sviluppo privato dell'intelligenza artificiale.

Tre modelli a confronto

Interrogata sulle possibili criticità di un approccio che riduce la regolamentazione, Bogdan-Martin ha preferito non commentare. "Sto ancora analizzando" il piano statunitense, ha dichiarato la leader dell'ITU.

"Esistono diversi approcci: quello dell'Unione europea, quello della Cina e ora quello degli Stati Uniti", ha spiegato. È importante che questi modelli dialoghino tra loro, secondo Bogdan-Martin, che ricorda come "l'85% dei Paesi non ha ancora una politica o una strategia sull'IA".

Focus su innovazione e investimenti

L'attenzione si concentra oggi sull'innovazione, sulla formazione e sugli investimenti infrastrutturali. Resta però aperta la questione su "quanta regolamentazione o quanta libertà serva realmente" per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Secondo Bogdan-Martin, l'ITU è nella posizione ideale per facilitare un confronto internazionale. L'agenzia da Ginevra definisce gli standard tecnologici globali e può coordinare gli sforzi tra i diversi Paesi.

Rischio di esclusione per chi resta indietro

"La necessità di un approccio globale è critica", ha ribadito la segretaria generale. "Soluzioni frammentate non porteranno benefici a tutti", ha avvertito riferendosi alla corsa di Stati e aziende per consolidare la supremazia tecnologica.

Cresce il timore che si trascurino le misure di sicurezza. Chi resta indietro o non ha la capacità di competere rischia di essere escluso dai benefici dell'intelligenza artificiale.

Benefici straordinari ma da condividere

Per la leader dell'ITU, i progressi dell'IA sono "straordinari" e possono migliorare istruzione, agricoltura e sanità. I benefici devono però essere condivisi equamente tra tutti i Paesi e le popolazioni.

"Senza uno sforzo concertato, il rischio è che l'IA finisca per significare 'aumento delle disuguaglianze'", ha avvertito Bogdan-Martin. Oggi 2,6 miliardi di persone non hanno accesso a internet e di conseguenza nemmeno all'intelligenza artificiale.

Divario digitale di genere

"Dobbiamo colmare questi divari se vogliamo davvero un'IA a beneficio di tutta l'umanità", ha sottolineato la segretaria generale. Bogdan-Martin, prima donna a guidare l'ITU nei suoi quasi 160 anni di storia, ha evidenziato anche la necessità di aumentare la presenza femminile nel settore digitale.

"C'è un enorme divario. Non ci sono abbastanza donne nell'intelligenza artificiale", ha osservato la 59enne madre di quattro figli. Sostenuta dall'amministrazione Trump per un secondo mandato, ha definito "un grande onore" essere la prima donna alla guida dell'agenzia.

Pressione e responsabilità del ruolo

"Significa rompere il soffitto di cristallo e aprire la strada alle generazioni future", ha dichiarato Bogdan-Martin. Ha però ammesso che il ruolo comporta anche molta pressione per chi lo ricopre.

"Non solo bisogna ottenere risultati, ma quasi superarli", ha spiegato riferendosi alle aspettative legate al suo incarico pionieristico. "C'è ancora molto da fare", ha concluso la leader dell'ITU.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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