La Federcalcio palestinese ha annunciato la morte dell'ex stella del calcio palestinese Suleiman Al-Obeid, avvenuta mercoledì a seguito di colpi d'arma da fuoco israeliani. Il tragico episodio si è verificato durante una distribuzione di aiuti nella Striscia di Gaza meridionale.
Il giocatore, originario di Gaza City, aveva 41 anni ed era sposato e padre di cinque figli. Al-Obeid era una figura molto amata nel calcio palestinese, dove si era guadagnato diversi soprannomi affettuosi.
I soprannomi della leggenda palestinese
Era conosciuto come "la gazzella", "la perla nera" e "il Pelé del calcio palestinese" per le sue straordinarie qualità tecniche e atletiche. Questi appellativi testimoniano l'impatto che aveva avuto sul calcio del suo paese.
Al-Obeid aveva iniziato la sua carriera calcistica con la squadra locale Khadamat Al-Shati. La sua bravura lo aveva poi portato a vestire la maglia della nazionale palestinese.
24 presenze in nazionale
Con la maglia della Palestina aveva collezionato 24 presenze, diventando uno dei giocatori più rappresentativi della sua generazione. La sua morte rappresenta una grave perdita per tutto il movimento calcistico palestinese.
Il decesso di Al-Obeid si inserisce nel drammatico contesto del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. L'ex calciatore si trovava in una zona dove venivano distribuiti aiuti umanitari quando è rimasto vittima dei colpi d'arma da fuoco.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
