Sinner-Alcaraz: servizio chiave per battere lo spagnolo

upday.com 5 godzin temu

Jannik Sinner dovrà puntare tutto sulla qualità e continuità del servizio per avere successo contro Carlos Alcaraz. Lo sostiene Danilo Pizzorno, esperto di videoanalisi e allenatore che ha seguito il numero uno del mondo dai 14 ai 17 anni.

"La qualità e la continuità del servizio gli permetterebbero di andare a comandare, impedendo ad Alcaraz di trovare delle variazioni, dei varchi per imporre il suo talento, come è successo nella finale del Roland Garros", spiega all'AGI Pizzorno. L'allenatore, oggi anche coach di Ljudmila Samsonova arrivata nei quarti di Wimbledon, ha sviluppato il prezioso strumento della videoanalisi nell'allenamento dei campioni.

La dedizione totale di Sinner

Pizzorno ricorda con affetto il giovane Jannik che si allenava a Bordighera da Riccardo Piatti. "Era un ragazzino che pensava al tennis dalla mattina al momento di andare a dormire, ripeteva i movimenti appena perfezionati anche quando uscivamo per mangiare un gelato", racconta.

Un episodio in particolare testimonia la dedizione assoluta del futuro campione. "Una sera venne a dormire a casa mia, la mattina presto mi svegliarono dei rumori: era lui che provava i colpi a vuoto in camera", ricorda l'allenatore.

Il lavoro tecnico sul servizio

Sul servizio Sinner e il suo team hanno lavorato intensamente grazie alla videoanalisi. Jannik mostrava grande interesse per questo metodo, chiedendo sempre di vedere i video e sottolineando di essere abituato al sistema dai tempi dello sci.

"Quando sciava il suo maestro gli mostrava sempre come scendeva sulla neve", spiega Pizzorno. Il giovane atleta aveva già familiarità con l'analisi video dei movimenti tecnici.

Le correzioni tecniche decisive

"Lavoravamo soprattutto sulla stabilità del servizio, era un ragazzo che stava crescendo, aveva già le gambe lunghe ma ancora pochi muscoli", racconta l'allenatore. Il problema principale era la perdita di posizione durante l'esecuzione del colpo.

"Andando a colpire la palla tendeva a perdere la posizione e il carico", continua Pizzorno. La soluzione è arrivata perfezionando la spinta verso l'alto e introducendo il foot-up, l'avvicinamento dei piedi durante l'esecuzione del servizio.

(AGI)Sp4/Cau www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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