Russia: giornalista condannata a 12 anni per Navalny

upday.com 23 godzin temu
Alexei Navalny appare in videoconferenza dal carcere durante un'udienza giudiziaria, simbolo della repressione contro l'opposizione russa. (Photo by Vera Savina / AFP) (Photo by VERA SAVINA/AFP via Getty Images) Getty Images

Una giornalista russa è stata condannata a dodici anni di carcere per aver collaborato con l'organizzazione del defunto leader dell'opposizione Aleksei Navalny. La sentenza rappresenta un nuovo esempio della repressione del dissenso in corso in Russia.

Olga Komleva, 46 anni, aveva lavorato come volontaria per il movimento di Navalny prima che venisse bandito per "estremismo" dai tribunali russi nel 2021. La donna è stata accusata anche di aver criticato l'esercito russo mentre copriva l'offensiva in Ucraina per la testata indipendente RusNews.

Processo a porte chiuse

Un tribunale di Ufa, negli Urali, l'ha dichiarata colpevole di "partecipazione alle attività di una comunità estremista" e di "diffusione deliberata di false informazioni sulle azioni delle forze armate". Il processo si è svolto a porte chiuse e i suoi dettagli rimangono sconosciuti.

Komleva ha respinto tutte le accuse ed è apparsa sorridente nella cella di vetro riservata agli imputati dopo aver ascoltato il verdetto. "Vi voglio bene", ha detto a un gruppo di persone accorse per sostenerla.

Condizioni di salute preoccupanti

Secondo il media indipendente Mediazona, Komleva è diabetica e ha avuto difficoltà a procurarsi i farmaci durante la custodia cautelare. La sua situazione sanitaria ha destato preoccupazione tra i sostenitori.

Navalny è stato il principale oppositore del presidente Vladimir Putin fino alla sua morte, avvenuta in condizioni misteriose in una prigione artica nel febbraio 2024. Il suo movimento, Fbk, è stato sottoposto a una spietata repressione da parte delle autorità per molti anni.

Esilio forzato per i sostenitori

La repressione ha costretto la maggior parte dei sostenitori di Navalny all'esilio all'estero. Anche i media indipendenti sono al centro della repressione in Russia e la maggior parte dei loro giornalisti ha lasciato il Paese.

Altri giornalisti sono stati condannati a lunghe pene detentive per vari motivi. Secondo la Ong OVD-Info, che monitora gli arresti nel Paese, in Russia più di 1.500 persone sono incarcerate per motivi politici.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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