Principe Harry scagionato da accuse molestie ONG Sentebale

upday.com 18 godzin temu
Il principe Harry insieme alla presidente di Sentebale Dr. Sophie Chandauka durante un evento della fondazione prima della controversia che ha portato alle sue dimissioni. (Photo by Brian Otieno/Getty Images for Sentebale) Getty Images

Il principe Harry è stato scagionato dalle accuse di molestie mossegli dalla presidente di una ONG da lui fondata in Africa. L'autorità di regolamentazione delle organizzazioni benefiche del Regno Unito ha però criticato il ruolo di "entrambe le parti" nella controversia.

Harry e gli ex amministratori della ONG Sentebale continuano a mettere in discussione le azioni della presidente, l'avvocatessa zimbabwese Sophie Chandauka, in carica dal 2023. La disputa ha portato a gravi conseguenze per l'organizzazione benefica.

Dimissioni dopo lo scontro

Alla fine di marzo, proprio per uno scontro con Chandauka, il figlio minore di re Carlo III ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico di patrono di questa associazione benefica. Sentebale era stata fondata nel 2006 in Lesotho per combattere l'Aids.

Le accuse di cattiva gestione mosse all'avvocatessa anche dai membri del consiglio di amministrazione, che si sono poi dimessi, sono degenerate rapidamente. La situazione è precipitata quando Chandauka ha accusato il duca di Sussex di "molestie" e "bullismo" e il principe l'ha definita "bugiarda".

Conclusioni della Charity Commission

Entrambi avevano deferito la controversia alla Charity Commission che nelle sue conclusioni ha rimproverato "tutte le parti per aver permesso che la diatriba si svolgesse pubblicamente". L'autorità non ha preso provvedimenti contro l'attuale consiglio di amministrazione.

La Charity Commission ha però ritenuto che "l'incapacità degli amministratori di risolvere internamente le controversie abbia avuto gravi ripercussioni sulla reputazione" dell'ente benefico. La vicenda ha quindi danneggiato l'immagine di un'organizzazione impegnata nella lotta contro l'Aids in Africa.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

Idź do oryginalnego materiału