Noci di betel: scoperta in Thailandia uso 4000 anni fa

upday.com 18 godzin temu
Vista aerea del sito archeologico di Si Thep in Thailandia, che mostra antiche rovine risalenti a 1.500-1.700 anni fa. (Photo by MANAN VATSYAYANA/AFP via Getty Images) Getty Images

Nella Thailandia di quattromila anni fa, le persone masticavano già le noci di betel, una sostanza tipica del sud-est asiatico associata ad effetti psicoattivi. Questa scoperta emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Environmental Archaeology.

Il team di ricerca dell'Università Chiang Mai in Thailandia, guidato da Piyawit Moonkham e Shannon Tushingham, ha analizzato i residui di una placca dentale estratta da corpi sepolti quattromila anni fa a Nong Ratchawat. La masticazione delle noci di betel è praticata fin dall'antichità.

Effetti delle noci di betel

Le piante contengono composti che aumentano la prontezza, l'energia e il rilassamento, ma possono provocare macchie scure sui denti. I ricercatori hanno esaminato una placca che rappresenta la prima prova biomolecolare diretta dell'uso della noce di betel nel sud-est asiatico.

I risultati dimostrano che il tartaro dentale può preservare le tracce chimiche dell'uso di piante psicoattive per millenni, anche in assenza di prove archeologiche convenzionali. Nong Ratchawat risale all'età del bronzo e ha portato alla luce 156 sepolture umane.

Analisi di 36 campioni

Gli autori descrivono l'analisi di 36 campioni di tartaro dentale prelevati da sei individui. In uno degli individui sono emerse tracce di arecolina e arecaidina, sostanze presenti nella noce di betel.

"L'assenza delle consuete macchie scure suscita interrogativi", osserva Tushingham. "Potrebbe dipendere da un uso differente della noce rispetto a ciò a cui siamo abituati, a pratiche di pulizia dei denti specifiche oppure a processi post-mortem che influenzano la conservazione delle macchie".

Nessun legame con status sociale

Sebbene tracce di masticazione di noci di betel siano state trovate in campioni di un solo individuo, attualmente non vi è alcuna prova che questa persona appartenesse a uno status sociale particolare o avesse un significato rituale specifico. Per capire se le noci di betel fossero diffuse durante l'età del bronzo, gli autori sperano di esaminare le altre sepolture nel sito di Nong Ratchawat e in altre località.

"I risultati potrebbero aprire nuove finestre sulla storia profonda delle pratiche culturali umane", conclude Tushingham. "Le piante psicoattive, medicinali e cerimoniali sono spesso liquidate come droghe, ma rappresentano millenni di conoscenza culturale, pratica spirituale e identità comunitaria".

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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