Le famiglie di Bianca Doros, Patrizia Cormos e Cristian Molnar hanno chiesto un risarcimento di 3,7 milioni di euro al Viminale per la morte dei tre ragazzi. I giovani persero la vita nell'improvvisa piena del torrente Natisone il 31 maggio 2024, secondo quanto riporta Il Gazzettino.
L'avvocato Maurizio Stefanizzi rappresenta le famiglie delle vittime e sta depositando gli atti di costituzione di parte civile nel procedimento penale. Come confermano TG24 Sky e Il Messaggero, sotto accusa ci sono tre vigili del fuoco e un infermiere della Sores per gli interventi di soccorso.
Ripartizione dei danni richiesti
La suddivisione del risarcimento vede importi specifici per ogni famiglia, secondo Il Messaggero. I Cormos chiedono 1,269 milioni di euro, i Doros 1,2 milioni e i Molnar 1,243 milioni di euro per danni patrimoniali, biologici e morali.
Gli imputati hanno scelto la procedura del processo immediato, saltando l'udienza preliminare come riporta Ansa. Questa decisione accelera i tempi processuali per definire le responsabilità nell'operazione di soccorso.
Date e procedura giudiziaria
Il processo per l'infermiere della Sores si terrà il 17 novembre, mentre quello per i tre vigili del fuoco il 2 dicembre, secondo Il Messaggero. Ansa conferma che esiste la possibilità di unificare i due procedimenti per una trattazione congiunta del caso.
La tragedia del Natisone ha scosso profondamente l'opinione pubblica per la drammaticità dell'evento e le modalità dell'intervento di soccorso. Il procedimento legale mira a chiarire eventuali responsabilità nelle operazioni che non sono riuscite a salvare i tre giovani.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Gazzettino", "TG24 Sky", "Il Messaggero", "Ansa"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.