Droni israeliani hanno sganciato quattro granate nelle vicinanze dei caschi blu dell'UNIFIL nel sud del Libano. L'attacco rappresenta uno degli episodi più gravi contro le forze di pace delle Nazioni Unite dalla firma del cessate il fuoco di novembre.
Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha condannato fermamente l'azione, definendola una «scelta precisa» e non un errore. Come riportano Fanpage e La Repubblica, la posizione italiana sottolinea la gravità dell'incidente contro le forze internazionali di peacekeeping.
Condanna italiana
Una delle granate è caduta a soli 20 metri dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono esplose a circa 100 metri di distanza, secondo Il Fatto Quotidiano. L'incidente si è verificato a sud-est del villaggio di Marwahin durante operazioni di pulizia delle strade.
Le forze israeliane erano state informate in anticipo delle operazioni in corso, come confermano Fanpage e Il Fatto Quotidiano. Nonostante la notifica preventiva, l'IDF ha giustificato l'attacco come operazione contro una «presenza sospetta».
Tensioni crescenti
Il bilancio del conflitto rimane pesante con 3.823 morti in Libano dal 7 ottobre 2023, oltre a 82 soldati israeliani e 47 civili uccisi, secondo i dati riportati da Il Fatto Quotidiano. L'escalation coinvolge ora direttamente le forze internazionali di pace.
L'esercito israeliano ha respinto le accuse, mentre l'incidente aumenta ulteriormente le tensioni tra Israele e i caschi blu dell'ONU, come segnala La Repubblica. La missione UNIFIL opera nel sud del Libano sotto il mandato della Risoluzione 1701.
Fonti utilizzate: "AGI", "Fanpage", "Il Fatto Quotidiano", "La Repubblica"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.