Gratteri: "L'IA è un potenziale rischio per la sicurezza, l'Europa crei le proprie macchine"

upday.com 4 godzin temu

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha lanciato un allarme sulla sicurezza nazionale legata all'intelligenza artificiale. Durante il convegno "L'intelligenza artificiale e le nuove sfide alla giustizia e alla sicurezza interna e internazionale", ha espresso preoccupazioni sui rischi per la privacy e altri diritti fondamentali.

"Il rischio è che noi alimenteremo l'intelligenza artificiale, alimenteremo delle macchine, dei software che non sono di proprietà italiana, il cui dominio non è in Italia, il dominio non è in Europa", ha dichiarato Gratteri. Il magistrato ha sottolineato come attualmente solo due o tre persone abbiano la proprietà dell'intelligenza artificiale mondiale, "ad iniziare da Musk".

Dipendenza tecnologica dall'estero

Gratteri ha evidenziato come l'Europa non abbia ancora sviluppato una propria autonomia tecnologica in questo settore strategico. "Io non mi sento assolutamente sicuro, tranquillo, se non quando l'Europa avrà la volontà, la forza, la visione di costruire delle macchine proprie per avere poi il dominio", ha aggiunto il procuratore.

La questione centrale riguarda la gestione dei dati che alimentano quotidianamente l'intelligenza artificiale. "Perché delegare ad altri tutti i nostri dati?", si è chiesto Gratteri, sottolineando come questi sistemi necessitino di un costante flusso di informazioni per funzionare correttamente.

Controllo dei dati nazionali

Il procuratore ha posto l'accento su un aspetto cruciale della sovranità digitale: "Noi consegniamo i nostri dati a questa macchina che non è in Italia, che non è in Europa, della quale macchina noi non abbiamo il dominio". Questa situazione rappresenta secondo Gratteri "la cosa pericolosa sulla quale bisogna ragionare".

I rischi per la manipolazione

Le preoccupazioni del magistrato vanno oltre la criminalità organizzata tradizionale: "Oltre alla criminalità organizzata e al terrorismo ci sono altre preoccupazioni, quelle che i nostri dati possono essere gestiti o manipolati da altri centri di potere", ha concluso il procuratore. L'intervento di Gratteri evidenzia la necessità di una riflessione strategica europea sulla gestione dell'intelligenza artificiale e della protezione dei dati nazionali.

(AGI)Na7/Flo Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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