Foche leopardo cantano come filastrocche per bambini

upday.com 18 godzin temu
Una foca leopardo dell'Antartide orientale mostra il comportamento vocale studiato dai ricercatori (Photo by JUAN BARRETO/AFP via Getty Images) Getty Images

I canti delle foche leopardo dell'Antartide orientale assomigliano più alle filastrocche per bambini che alla musica classica. Questa scoperta sorprendente emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dall'University of New South Wales.

Il team di ricerca, guidato da Lucinda Chambers, ha analizzato le vocalizzazioni di 26 esemplari di Hydrurga leptonyx registrate nel Mare di Davis tra il 1992 e il 1998. Le registrazioni sono state effettuate durante i mesi estivi, da novembre a gennaio.

Struttura più prevedibile dei canti

I ricercatori hanno scoperto che questi canti hanno una struttura temporale molto più prevedibile rispetto alle vocalizzazioni delle megattere e ai fischi dei delfini. Questa caratteristica potrebbe avere una funzione evolutiva specifica per la sopravvivenza della specie.

La prevedibilità della struttura impedisce che il segnale acustico della singola foca si degradi durante gli spostamenti nell'oceano. I maschi di foca leopardo sono animali solitari che si disperdono durante l'estate antartica.

Alfabeto fonetico limitato ma efficace

Per comunicare a lunga distanza, questi mammiferi marini hanno sviluppato richiami acustici basati su un piccolo alfabeto fonetico di suoni. Le melodie registrate erano costituite da trilli acuti, bassi, discendenti e gravi.

Gli scienziati hanno confrontato la prevedibilità ritmica di questi canti con 39 filastrocche per bambini del Golden Song Book. Il risultato ha mostrato una sorprendente somiglianza strutturale.

Confronto con musica umana

I canti delle foche leopardo presentavano un livello di prevedibilità più elevato rispetto alla musica dei Beatles e alle composizioni classiche di Mozart. Questa caratteristica li rende più simili alle semplici melodie delle filastrocche infantili.

Secondo i ricercatori, la struttura sequenziale di questi richiami potrebbe contenere informazioni sull'identità dell'individuo. Un fenomeno simile è già stato osservato nei capodogli, che utilizzano pattern acustici specifici per identificarsi.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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