"Tutto ciò che abbiamo è adesso": questo tatuaggio sul collo della portiere della Germania femminile Ann-Katrin Berger nasconde una cicatrice delle cure per un tumore alla tiroide. La frase sintetizza perfettamente la parabola che l'ha portata a guarire dal cancro fino a proiettarla eroina della qualificazione tedesca nell'epica semifinale degli Europei a Basilea.
La 34enne che gioca negli Stati Uniti con il Gotham FC ha salvato con ben nove parate le compagne ridotte in dieci dal 13esimo minuto per l'espulsione di Kathrin Hendrich. Tra le sue parate più spettacolari, un incredibile intervento all'indietro su un quasi autogol di testa della compagna Janina Minge.
Rigori decisivi per la finale
Dopo l'1-1 dei tempi regolamentari e dei supplementari, ai rigori ha regalato la vittoria alla Germania. Berger ha segnato il suo tiro dal dischetto e ne ha parati altri due, il primo e l'ultimo decisivo salvato in tuffo su Alice Sombath per il 6-5 finale.
Agli Europei del 2022 Berger faceva parte della spedizione tedesca, ma in quell'occasione le fu diagnosticata una recidiva del cancro alla tiroide per cui si era curata quattro anni prima. Ora, perfettamente guarita e in grande forma, all'età di 34 anni e 269 giorni è diventata la giocatrice più anziana a esordire in un Europeo quando è scesa in campo nella prima partita contro la Polonia.
Le parole dell'eroina tedesca
"Non sono una persona emotiva", ha spiegato al termine della semifinale la giocatrice tedesca, fidanzata con la collega Jess Carter, difensore dell'Inghilterra. "Sono orgogliosa di essere qui e tutto quello che era accaduto nel 2020 appartiene al passato".
Poi si è schermita sul fatto di essere stata indicata come la migliore in campo. "Il merito va alla squadra, non a me, i rigori sono stati decisivi ma tutta la nostra partita è stata incredibile", ha dichiarato Berger.
L'elogio del commissario tecnico
"Ann-Katrin ha avuto esperienze estreme", ha detto dell'ex Birmingham City e Chelsea il commissario tecnico tedesco Christian Wuck. "Questo è il tratto più importante del suo carattere".
"La sua fede e il suo percorso ne hanno fatto una persona paziente e questa pazienza e questa calma le ha trasmesse alla squadra", ha concluso il tecnico elogiando la prestazione della sua portiere.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.