Almeno una persona è morta e dieci sono rimaste ferite, tra cui due bambini, in un attacco notturno di droni russi sulla città ucraina di Dnipro. Il raid ha colpito un edificio residenziale a più piani, distruggendo diversi appartamenti e provocando un incendio con gravi danni strutturali ai piani intermedi.
L'attacco su Dnipro fa parte di un'offensiva su larga scala: durante la notte, la Russia ha lanciato 458 droni e 45 missili contro il territorio ucraino. Le forze aeree ucraine hanno intercettato e abbattuto una parte significativa dei velivoli, mentre Mosca afferma di aver abbattuto 79 droni ucraini sul proprio territorio, con almeno un ferito nella regione russa di Saratov.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito su Telegram: «È in corso un'operazione di soccorso a Dnipro. Durante la notte, la Russia ha colpito la città, centrando un edificio residenziale. Al momento, si sa che 11 persone sono rimaste ferite, tra cui bambini. Purtroppo, una persona è morta». Zelensky ha aggiunto: «Purtroppo, una persona è morta nella regione di Kharkiv e ci sono vittime nelle regioni di Kiev e Poltava. Ci sono stati attacchi anche nelle regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy e Černihiv. Dalla sera, la regione di Odessa è sotto attacco».
Infrastrutture energetiche nel mirino
Gli attacchi russi hanno causato danni devastanti all'infrastruttura energetica ucraina, provocando blackout a Kharkiv e Kremenchuk. Secondo le autorità ucraine, metà della produzione nazionale di gas naturale è stata compromessa. La situazione diventa critica con l'arrivo dell'inverno: gli esperti avvertono che le centrali elettriche e di riscaldamento di Kiev potrebbero andare incontro a un disastro tecnologico se restassero offline per più di tre giorni in condizioni di freddo estremo.
La prima ministra Yulia Svyrydenko ha dichiarato che i danni arrecati dalla Russia sono inaccettabili e che il governo è impegnato a ripristinare i servizi fondamentali nel minor tempo possibile. In risposta, l'Ucraina ha intensificato le operazioni contro le strutture energetiche russe, colpendo depositi petroliferi e raffinerie per ridurre la capacità di Mosca di sostenere lo sforzo bellico.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).













