Aggressione operai: Procura sequestra telecamere e apre inchiesta

upday.com 2 godzin temu
Manifestazione sindacale simbolizza le proteste dei lavoratori per i diritti e le condizioni di lavoro dignitose (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Procura di Prato ha aperto un fascicolo penale per l'aggressione agli operai della stireria L'Alba di Montemurlo, avvenuta martedì durante uno sciopero con presidio davanti allo stabilimento di via delle Lame. Il procuratore Luca Tescaroli ipotizza i reati di violenza privata e lesioni personali contro gli autori dell'attacco a un operaio bangladese impegnato nella protesta sindacale insieme ai colleghi pakistani.

Come riporta La Nazione, l'indagine include anche i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La Procura ha disposto il sequestro delle telecamere che hanno ripreso l'area dell'aggressione e un decreto di perquisizione informatica nei confronti dell'impresa.

La vittima dell'aggressione è stata già sentita dai magistrati. Secondo Il Fatto Quotidiano, si tratta di un 25enne bangladese che ha ricevuto una prognosi di cinque giorni per le lesioni riportate nell'attacco.

Indagini e precedenti

Le indagini sono state delegate alla Digos della questura pratese con l'ausilio del dipartimento prevenzione e dei carabinieri della tenenza di Montemurlo. La Procura ha sottolineato che «l'aggressione si inserisce in una serie preoccupante di atti di violenza compiuti nel territorio del circondario pratese nei confronti dei lavoratori».

Il Fatto Quotidiano segnala che un episodio simile si verificò nell'ottobre 2024 alla Confezione Lin Weidong di Seano, dove uomini mascherati usarono bastoni di ferro contro i lavoratori in sciopero. Lo sciopero era nato per protestare contro condizioni di lavoro precarie: straordinari non pagati, sabati obbligatori senza compenso e contratti applicati al ribasso.

Ripercussioni internazionali

Come riporta La Nazione, la protesta del sindacato Sudd Cobas avrebbe causato la cancellazione all'ultimo momento di una presentazione di alta moda a New York la scorsa settimana. Il presidio davanti a un capannone in via Lecce, riconducibile secondo il sindacato alla stessa stireria, avrebbe bloccato la consegna della merce negli Stati Uniti.

«Il tema è moralmente e socialmente da affrontare», spiega Luca Toscano del Sudd Cobas. «Qui dobbiamo decidere se capi di abbigliamento che valgono migliaia di euro devono essere prodotti da lavoratori che hanno ottenuto i loro diritti oppure da veri e propri schiavi».

Reazioni politiche

Il deputato del Partito Democratico Marco Furfaro ha presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri D'Urso e Calderone. «È inaccettabile che chi chiede diritti finisca in ospedale e che un sistema di frodi e violenze continui a prosperare», dichiara Furfaro. «I grandi marchi della moda non possono chiamarsi fuori se i loro capi vengono prodotti sfruttando manodopera senza diritti».

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha condannato «con fermezza» l'episodio. «Operai in sciopero, che esercitavano un loro diritto, sono stati aggrediti: un episodio che non appartiene a una terra come la Toscana», ha dichiarato Giani. Una manifestazione pubblica è prevista per sabato 20 settembre alle 15 a Montemurlo.

Fonti utilizzate: "AGI", "La Nazione", "Il Fatto Quotidiano"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału